Scultore francese. Allievo di R. Le Lorrain, frequentò anche la bottega
J.-L. Lemoyne e, tra il 1736 e il 1739, terminò la propria formazione
all'Accademia francese di Roma. Nel 1744, presentando come saggio di ammissione
un
Mercurio in marmo (Parigi, Louvre) di cui conserviamo anche il
preparatorio in terracotta (1742, New York, Metropolitan Museum), fu ammesso
all'Accademia di belle arti parigina. La sua opera testimonia un momento di
passaggio dall'espressività movimentata e impetuosa del Barocco verso una
più composta eleganza della corrente classicista, caratterizzandosi per
una peculiare naturalezza e spontaneità di forme, non prive di un certo
vigore realistico. Egli, protetto da Madame Pompadour e dallo stesso Luigi XV,
ebbe larga fortuna presso l'aristocrazia francese e gli intellettuali del tempo,
in primo luogo come ritrattista: sia di busti (
M. me de Pompadour, New
York, Metropolitan Museum;
Diderot, 1777, Parigi, Louvre) sia a figura
intera (
Voltaire, 1776, Parigi, Bibliothèque de l'Institut de
France;
Autoritratto, 1780, Parigi, Louvre). Realizzò anche gruppi
scultorei, a carattere religioso (
Immacolata, Parigi, Saint-Sulpice) o
allegorico (
Bambino con la gabbia, 1750 e
Amore e Amicizia, 1758,
Parigi Louvre). Gli furono commissionati anche monumenti sepolcrali (tomba del
C.-H. d'Harcourt, 1771-76, Parigi, Notre-Dame; tomba di Maurizio di Sassonia
1753-76, Strasburgo, St.-Thomas) e celebrativi (monumento a Luigi XV 1758-65, a
Reims, di cui resta però solo il basamento) (Parigi 1714-1785).